ARTICOLO YOGA JOURNAL-YOGA & CRANIOSACRALE PER INSONNIA

ARTICOLO YOGA JOURNAL-YOGA & CRANIOSACRALE PER INSONNIA

Il ritmo del riposo

In Italia dodici milioni di persone soffrono d’insonnia. Una possibilità per uscirne, ancora poco conosciuta nel nostro Paese, è la tecnica Cranio-Sacrale, che migliora la circolazione del fluido cerebro-spinale e agisce direttamente sull’intero sistema nervoso centrale, ristabilendo naturalmente l’equilibrio sonno/veglia.

Ogni giorno il nostro corpo è sottoposto a stress e tensioni e si adatta per compensarli. Questi aggiustamenti possono generare, col tempo, irrigidimento dei tessuti corporei e costrizioni intorno a cervello e midollo spinale, creando ostacoli alle normali prestazioni del sistema nervoso centrale e, potenzialmente, a tutti gli altri sistemi con cui interagisce. In linea generale le persone che soffrono di insonnia iniziano a sviluppare questo disagio sia in seguito ad un trauma fisico e/o emotivo sia in elevate e prolungate condizioni di stress. A livello emotivo il problema è accompagnato da ansia e sbalzi d’umore, a livello fisico da pressione alta e dolori alla zona lombare, cervicale e parietale. Un organismo in questo stato è incapace di autoregolarsi perché i due principali sistemi che lo equilibrano sono in tilt.

Il Sistema cranio-sacrale.Prende nome da ossa e vertebre che circondano il sistema nervoso: quelle di cranio, viso, bocca e colonna vertebrale, fino all’osso sacro. Cervello e midollo spinale sono ricoperti da membrane protettive che formano una sorta di involucro unico, nel quale circola il liquido cefalo-rachidiano (LCR), che aiuta a lavare via prodotti di scarto del metabolismo e a disintossicare il sistema nervoso centrale. Questo liquido viene prodotto nei ventricoli (spazi cavi al centro del cervello) e riassorbito all’interno della scatola cranica, con una variazione di pressione cadenzata: è come se si gonfiasse e sgonfiasse propagando in tutto il corpo un movimento leggerissimo chiamato ritmo Cranio Sacrale, o Primo Respiro. Qualsiasi sua variazione genera disfunzioni, ad esempio l’alterazione del ciclo sonno/veglia.

Il Sistema Reticolare di allarme (RAS). E’ il nostro salvavita: occupa le parti del tronco cerebrale e si estende nel midollo spinale fino al Sacro. E’ costituito da milioni di neuroni che ricevono impulsi da qualsiasi recettore del corpo e decide se il proprietario del sistema deve stare in allerta oppure no. In condizioni normali l’organismo sa quando attivarsi e quando rilassarsi ma, se iperstimolato, perde tale capacità. Da un sovraccarico prolungato può nascere l’insonnia, intesa come deficit quantitativo di sonno (assopirsi per poche ore/minuti alla volta o non dormire affatto) o qualitativo (dormire in modo non rigenerante). Coloro che ne soffrono di solito possono avere anche tensioni alla mandibola (es. bruxismo) visto che il nervo trigemino ha una forte connessione con il RAS: serrare la mascella è un impulso istintivo legato alla lotta per la sopravvivenza.

Con la tecnica Cranio-Sacrale (CRT) – definita dal Times una delle dieci terapie più innovative nel settore della medicina alternativa – l’organismo re-impara ad attivarsi (sistema nervoso simpatico) e a rilassarsi (s.n. parasimpatico) e ri-crea un nuovo equilibrio a vantaggio della qualità del sonno. In che modo? Lo spiega Stefania Grappeggia, facilitatore Cranio Sacrale secondo il metodo Upledger e traduttrice dell’Istituto internazionale che conta oltre 90.000 alunni.

“Si mira a favorire il rilascio delle tensioni nelle membrane della scatola cranica, che possono influire sul corretto funzionamento della ghiandola Pineale, situata dietro l’Ipotalamo, che regola il ritmo circadiano (sonno/veglia) e temperatura corporea, fame/sete, attività sessuale, sistema emotivo, endocrino e motilità viscerale. Nei casi di insonnia il ritmo luce/buio è alterato e la ghiandola non funziona. La Cranio-Sacrale aiuta a rilasciare le tensioni fisiche attorno ad essa, permettendole di ristabilire il corretto ciclo sonno/veglia”.

Come si svolge una seduta di trattamento?

“Durante la prima sessione si chiede di compilare una scheda informativa riguardante la propria storia clinica e i propri sintomi/problemi. La persona si sdraia, completamente vestita. Il facilitatore, con tocco leggero e non invasivo, prende contatto con le ossa e ascolta il Primo Respiro, valutandone Ritmo, Amplitudine, Simmetria Qualità. Fatto ciò, usa una serie di tecniche per favorire il rilascio delle tensioni individuate nei tessuti del corpo, che può manifestarsi come senso di allungamento delle fascie, ammorbidimento dei tessuti, abbassamento della temperatura, sblocco della respirazione. Ogni seduta dura circa 50 minuti”.

Il modo in cui si opera per risolvere i due problemi (qualità del sonno e insonnia) cambia?

No. In genere la scarsa qualità del sonno è un problema iniziale che, cronicizzando, può portare all’insonnia. In entrambi i casi gli obiettivi sono sbloccare la zona in tensione, migliorare il funzionamento del sistema nervoso centrale e favorire la  guarigione naturale”.

Quali differenze con la chiropratica o altri tipi di trattamento, come il massaggio?

“La tecnica chiropratica si basa su una manipolazione ossea dall’esterno (l’operatore effettua delle manovre per riportare l’articolazione nella corretta posizione); il massaggio lavora a livello muscolare mentre la Cranio-Sacrale, sebbene derivi dall’osteopatia, non prevede alcuna manipolazione vertebrale, solo un tocco del peso di circa cinque grammi, perché lavora sulle fasce. Ogni osso, muscolo, organo, nervo, vaso sanguigno o linfatico è circondato da un sottile strato di tessuto connettivo che lo protegge. Ciascuna di queste strutture non rimane però isolata nella propria tasca connettivale ma si collega alle altre creando una fascia connettivale continua dalla testa ai piedi. Questo permette al facilitatore di lavorare su tutto il corpo, percependo il movimento di ogni parte”.

Esistono analogie con lo Yoga?

“Le due tecniche si completano a vicenda: calmano il sistema nervoso centrale, stimolano quello immunitario e rilasciano schemi di tensione abituali del corpo. Entrambe sono un processo di auto-realizzazione, promuovendo l’integrazione e la connessione mente-corpo e possono ottenere il rilascio di emozioni memorizzate nel fisico con la possibilità di ri-scrivere le informazioni che portiamo in noi. Entrambe attivano il sistema nervoso parasimpatico, che segnala al corpo di riposare. La differenza principale è la messa a fuoco. Nelle classi di Yoga l’intenzione è praticare quotidianamente una serie di pose, con l’aiuto del respiro, per aumentare consapevolezza e flessibilità. Nella Cranio-Sacrale lo scopo è assistere la persona a realizzare un risultato specifico personale, come migliorare la qualità del sonno o risolvere l’insonnia”.

Quante sedute occorrono per sortire miglioramenti?

Le sedute vengono effettuate generalmente a cadenza settimanale o bisettimanale. Essendo la Cranio-sacrale basata sul principio di lanciare un messaggio di auto-guarigione al corpo, è importante lasciargli il giusto tempo per  integrare l’input e ristabilire un nuovo equilibrio: questo processo è individuale e varia da persona a persona. Il numero di sessioni necessarie è direttamente proporzionale alle condizioni fisiche/emotive della persona e varia molto a seconda che il disagio sia in fase acuta o cronica: quest’ultima in genere necessita di un numero maggiore di sessioni per ottenere dei buoni risultati”.

Pubblicato su Yoga Journal mese di Novembre 2012

Autrice Valentina Guzzardo

Facilitatore Stefania Grappeggia



Iscriviti alla newsletter

Ai sensi e per gli effetti degli Art. 6 e 13 GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE 2016/679) dichiaro di aver preso visione dell’informativa di Olis.bio ed esprimo il consenso al trattamento dei dati personali per finalità di iscrizione alla newsletter.