
29 Giu REFLUSSO & Cranio-Sacrale
CHE COSA E’ IL REFLUSSO?
È la risalita in esofago del materiale acido proveniente dallo stomaco. Nei neonati si manifesta con rigurgito ed emissione di saliva, muco e latte dalla bocca.
In genere compare nei primi 10 mesi. Di solito è presente in forma lieve. E, nella quasi totalità dei casi (circa il 95%), scompare spontaneamente entro 18-24 mesi. In qualche caso (circa il 30%) può durare fino ai 4 anni. Le complicanze nei bambini sono piuttosto rare. Si hanno solo nel 5% dei casi . In genere è spesso accompagnato da pianti, inarcamenti della testa all’indietro e contorcimenti vari.
QUANDO SI PRESENTA E PERCHE’?
Il reflusso gastroesofageo è in grado, come le coliche, di mandare in tilt completo un genitore perchè compare nelle prime settimane di vita, perchè influisce negativamente sulla salute e sul comportamento del proprio figlio, perchè nella maggior parte dei casi toglie il sonno a neonato e genitori
Il reflusso non ha niente a che vedere con la digestione! Tanto meno con una non digeribilità del latte materno!
Spesso il reflusso si presenta in un bambino che ha avuto un parto traumatico ( troppo lungo, troppo veloce, cesareo, forcipe, ventosa…) in questi casi qualche sessione da un professionista cranio-sacrale pediatrico può aiutare a risolvere il problema.
COSA SUCCEDE NEL PROCESSO DEL PARTO?
Il processo di nascita si può essere tanto difficile ed esigente per il bambino come lo è per la madre. Durante il parto il bambino deve trovare la sua strada verso il mondo esterno.
Durante il processo di nascita, la testa del bambino subisce schiacciamenti e allungamenti per passare attraverso il bacino della madre. È’ normale che le ossa craniche si sovrappongano tra di loro, le due ossa parietali, nel tentativo di recuperare spazio tendono a sovrapporsi leggermente sfruttando la plasticità delle strutture nel neonato .
Una volta che la testa fuoriesce, queste ossa vanno incontro ad un processo noto come “esplosione cranica”, ovvero le due ossa parietali si ri-espandono e riprendono le loro fisiologiche posizioni. In questo processo può capitare che i rapporti articolari tra i parietali e le contigue ossa craniche quali i temporali e occipite, subiscano delle modificazioni posizionali o, comunque, vadano incontro a degli attriti.
Dopo la nascita, tali scostamenti nel cranio del bambino non dovrebbero persistere. Se non si auto-correggono (sbadigli –pianti-allattamento) , possono interferire con una corretta funzione dei nervi cranici, che porta a coliche, difficoltà di respirazione, deglutizione, deficit motori o sensoriali, problemi digestivi e molto altro ancora…
NERVO VAGO

Dal cervello partono 12 paia di nervi cranici, che proseguono sul lato destro e sinistro del corpo. Il nervo vago o nervo craniale X è il più lungo, importante e ramificato nervo craniale dell’intero sistema nervoso parasimpatico e partecipa alla regolazione delle funzioni di quasi tutti gli organi interni. Il nervo vago controlla alcuni muscoli, nonché la laringe, la faringe, una parte dell’apparato esterno dell’udito, il cuore, i polmoni, lo stomaco e l’intestino.
Una delle funzioni del nervo vago è quella di stimolare la produzione dell’acido gastrico, nonché regolare le fasi della digestione, determinando i movimenti dell’intestino (peristalsi) e dello stomaco.
Dal foro lacero posteriore, delimitato dalle ossa temporali e dall’occipite, passa il nervo vago ovvero colui che innerva lo stomaco e ne gestisce di conseguenza l’attività,.
che cosa succede se voi mettete un piede su una pompa d’acqua nel momento in cui l’acqua arriva a valle? O meglio, che cosa potrebbe succedere al vostro stomaco se vi è una piccola compressione del nervo vago a monte?
Che cosa può succedere ai neonati se, a causa di un difficile parto le ossa non sono state in grado di ri-epandersi ed auto-corrergersi e provocano un compressione sul nervo vago?
CRANIO-SACRALE
La Tecnica Cranio-sacrale è una Tecnica del benessere. Lavora sul movimento cranio-sacrale: le membrane meningi che avvolgono il sistema nervoso centrale, il liquido cerebrospinale contenuto nelle membrane stesse e le ossa che sono collegate: cranio e l’osso sacro. Tramite semplici tocchi, non più pesanti di 5 grammi, va a rilasciare eventuali tensioni a livello fasciale. Il risultato è un sistema nervoso centrale, libero da restrizioni e un corpo capace di tornare al suo stato di salute migliore.
Come quando togliete il piede dalla pompa, cosa succede? l’acqua è in grado nuovamente di arrivare a valle a pieno regime.
Una sessione di Tecnica Cranio-Sacrale viene praticata in un ambiente accogliente, mettendo il neonato a proprio agio: n braccio ai genitori, sul lettino, su un cuscino, mentre gioca o viene allattato.
Qual è la vostra esperienza?
Avete mai provato la cranio-sacrale?
Ad ogni modo è sempre consigliato consultare il vostro pediatra.